La cura e lo studio di ogni singola tipologia di vite ci portano a produrre prestigiosi Franciacorta figli di un terroir straordinario.
Con il termine Franciacorta si definisce la zona delimitata dal Monte Orfano, dal Monte Alto e dalle colline del Lago d’Iseo. Le tenute di Castello Bonomi sono collocate sulle pendici meridionali del Monte Orfano, che regala un eccezionale conglomerato calcareo, gessoso, friabile e ricco di sali minerali. Castello Bonomi è l’unico château della regione e sorge in uno spettacolare anfiteatro naturale nel comune di Coccaglio. Circondati da un parco secolare, i 32 ettari di splendidi vigneti si sviluppano a gradoni fino a raggiungere i 275 m s.l.m., ancora recintati da un muro a secco risalente a metà Ottocento.
I vigneti si trovano in un’oasi microclimatica mediterranea, confermata dalla crescita di rigogliose piante di cappero sulle mura del castello. Il Monte Orfano ripara le vigne dai venti alpini e l’esposizione a sud-est e sud-ovest in pendio regala un perfetto irraggiamento solare, con una piovosità inferiore del 20% rispetto alle altre zone della Franciacorta. Le buone escursioni termiche, date dall’altezza del monte, e il clima temperato permettono una maturazione ottimale per la vendemmia, che avviene manualmente e si svolge nell’arco di più giorni, così da consentire a ciascuna pianta di ogni parcella di raggiungere la piena maturità tecnologica ed il giusto equilibrio tra zuccheri e acidità delle uve.
I vigneti di Castello Bonomi sono suddivisi in 39 parcelle di cui 6 diversi cru, vendemmiati e vinificati separatamente, in modo da esaltare, attraverso le micro parcellizzazioni, le caratteristiche e l’identità di ogni lembo di terra.
Le peculiarità del terroir del Monte Orfano si sono rivelate ideali anche per la coltivazione dell’Erbamat, antico vitigno autoctono bresciano, recuperato grazie anche all’impegno del team tecnico di Castello Bonomi.
La prima menzione riguardo l’utilizzo di questa varietà nel panorama vitivinicolo locale risale al 1564 da parte di Agostino Gallo, celebre agronomo italiano, che definisce il vino prodotto con Erbamat, al tempo “albamate”, “[…] più gentile d’ogni altro bianco”.
L’Erbamat è un vitigno a maturazione tardiva caratterizzato da una spiccata acidità, ideale per apportare freschezza ai Franciacorta, in particolare considerate le dinamiche di cambiamento climatico in atto.