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Ruffino investe a Bolgheri

Ruffino investe a Bolgheri:

15 ettari e cantina in arrivo

Ruffino prende casa a Bolgheri. La cantina fondata nel 1877 a Pontassieve, nel cuore della Toscana, ha infatti comunicato di aver acquisito dei vigneti e dei terreni nella Doc Bolgheri, con “l’intenzione di produrre i principali vini bolgheresi nella nuova Tenuta, che avrà una propria etichetta, e di realizzare prossimamente una cantina dedicata con relativo centro di ospitalità”, fanno sapere dall’azienda da oltre 123 milioni di euro di fatturato e già presente in Chianti Classico e Montalcino.

L’acquisizione, nello specifico, comprende due distinti lotti di terreno per un totale di 15 ettari: quattro sulla via Bolgherese e 11 nell’area ‘le Sondraie’. La prima vendemmia della nuova Tenuta Ruffino a Bolgheri sarà la 2023, “con il proposito di avere i primi vini in commercio nel corso del 2025″.

“Siamo in un momento storico per Ruffino”, commenta il presidente e AD SandroSartor. “Abbiamo la volontà di crescere ulteriormente fino a diventare un assoluto punto di riferimento dei vini toscani di alto prestigio. Questo investimento è una ulteriore risposta al nostro dogma di produrre vini di eccezionale qualità, senza trascurare l’impegno massimo e assoluto nei confronti dell’ambiente che mostra sempre più le sue fragilità”.

“Infatti, prendersi cura del territorio e rispettare la sua biodiversità attraverso il ricorso a pratiche sostenibili, sia in vigna che in cantina che in produzione, è altresì essenziale per Ruffino: entro il 2025 non solo tutti i nostri vigneti saranno certificati biologici ma anche tutta la filiera produttiva sarà certificata sostenibile, inclusi i nuovi vigneti di Bolgheri, attualmente in conversione verso il biologico”.

“Il nostro obiettivo è di esprimere il terroir di Bolgheri con vini strutturati e setosi, preservando altresì la classica eleganza toscana”, chiosa Maurizio Bogoni, Direttore delle Tenute Ruffino. “Ci sentiamo custodi del territorio e vogliamo rispettare il complesso ecosistema di cui sono, e siamo, parte. Questa acquisizione è un importante progresso nel viaggio di Ruffino verso la sostenibilità e la viticoltura di qualità”.